Il Pluralibacter gergoviae è un microrganismo di particolare interesse in ambito industriale, causa di diversi richiami di prodotti cosmetici per rischio microbiologico.
Caratteristiche generali
Pluralibacter gergoviae, conosciuto in precedenza come Enterobacter gergoviae, è un batterio gram negativo mesofilo aerobio che fa parte della famiglia delle enterobatteriacee. E’ un patogeno opportunista a forma di bastoncello presente nella normale flora intestinale e cutanea umana ma si può trovare comunemente anche nell’ambiente (acque, piante, animali…). Può essere causa di infezioni anche gravi in soggetti immunocompromessi o con cute lesa.
Resistenza ad agenti antimicrobici
P. gergoviae mostra una buona resistenza ad alcuni antimicrobici ed antibiotici ed ha buone capacità di adattamento. Ad esempio Pluralibacter gergoviae è dotato di pompe efflusso che trasportano i parabeni dall’interno all’esterno della cellula e produce enzimi che lo rendono resistente a questi conservanti.
Controllo microbiologico di Pluralibacter gergoviae
P. gergoviae è stato più volte isolato in prodotti cosmetici e negli anni sono stati diversi i richiami di prodotti contaminati da questo microrganismo. Tra i prodotti richiamati si trovano emulsioni di vario tipo, detergenti, salviette umidificate. Trattandosi di un microrganismo mesofilo aerobio, la contaminazione da P.gergoviae dovrebbe essere rilevata dalla conta di microrganismi da effettuare sul prodotto finito, ma è tollerata la presenza fino a 100 o 1000 unità formanti colonia per mL a seconda tipo di prodotto. Non rientra tra i microrganismi che devono essere assenti nei prodotti cosmetici, ovvero i microrganismi menzionati dalla ISO 17516. Tuttavia la sua presenza, come abbiamo visto, non è da sottovalutare. Per questo il Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR), l’ente tedesco che si occupa di valutazione del rischio, si è espresso in merito a questo specifico microrganismo. Tramite una opinion del 2020 raccomanda che i cosmetici finiti siano testati e che P. gergoviae sia assente.
Data la resistenza di P. gergoviae a diverse sostanze antimicrobiche e conservanti, può essere utile anche assicurarsi che i conservanti siano efficaci nel proteggere il prodotto da questo microrganismo ed aggiungere P. gergoviae ai microrganismi utilizzati nel challenge test.