Controllo microbiologico delle superfici

Febbraio 23, 2023

La contaminazione microbiologica delle superfici

L’aria e le superfici di attrezzature, piani da lavoro e indumenti possono essere veicolo di microrganismi ed essere causa di contaminazione. Il controllo microbiologico dell’ambiente di lavoro è fondamentale in diversi settori produttivi, ma lo è particolarmente per i settori farmaceutico, alimentare e cosmetico.
Come indicato nel documento del 2017 dell’Inail “la contaminazione microbiologica delle superfici negli ambienti di lavoro“: “la valutazione del rischio di esposizione dei lavoratori ad agenti biologici costituisce un preciso adempimento di legge per il datore di lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.)”.

La contaminazione con microrganismi può avvenire in diverse fasi della produzione: durante la manipolazione delle materie prime, durante la lavorazione o nelle fasi di conservazione e trasporto. Può essere dovuta al contatto con altre superfici contaminate o per sedimentazione di contaminanti presenti nell’aria.

Nella fase di produzione e lavorazione la presenza di batteri nei prodotti può essere dovuta ad una contaminazione crociata indiretta, cioè una contaminazione che avviene tra due prodotti ma tramite un terzo oggetto, che veicola i microrganismi presenti. Il terzo oggetto può essere un utensile, un’apparecchiatura (frigorifero, sistemi di lavaggio…), un banco da lavoro ma anche un indumento dell’operatore o le sue mani. E’ chiaro quindi quanto sia importante un attento e scrupoloso controllo microbiologico non solo del prodotto ma anche dell’ambiente di lavoro.

Per il settore alimentare la normativa di riferimento riguardo le norme igieniche è il Regolamento (CE) n. 2073/2005.

Controllo microbiologico delle superfici

La scelta delle specie microbiche da ricercare negli ambienti di lavoro si fa caso per caso, valutando il processo produttivo ed i fattori di rischio.

Oltre alla carica microbica totale, quale indice dello stato di pulizia, a seconda del tipo di prodotto possono essere ricercati diversi microrganismi. Ad esempio le ricerche microbiologiche più comuni negli alimenti riguardano:
–  Enterobatteri
– Coliformi
–  Escherichia Coli
–  Salmonella spp.
–  Listeria Spp.
–  Staphylococcus aureus
–  Bacillus cereus
–  Clostridium spp.

Le analisi su queste specie sono parte integrante dei piani di autocontrollo (HACCP, GMP ecc…).

Il controllo microbiologico delle superfici permette anche di verificare se le operazioni di pulizia effettuate sono state adeguate ed efficaci, ovvero di validare le procedure di pulizia.

Come si effettua il controllo microbiologico delle superfici

Per l’analisi microbiologica delle superfici si può ricorrere a diversi dispositivi:
• Piaste sterili a contatto: si usano per le superfici piane e la pelle. Le piastre possono essere preparate con diversi terreni di coltura a seconda dei microrganismi da ricercare.
• Tamponi sterili e sponge-bar: esistono in forma “a secco” o già imbevuti in soluzione sterile. Permettono di effettuare il campionamento su superfici difficili da raggiungere (es. angoli e spigoli), porose e irregolari.
• Materiale sterile per il trasporto: sono sacchetti e contenitori sterili che vengono sigillati non appena viene riposto al loro interno il campione per il trasporto.

In questo tipo di analisi la fase di prelievo è particolarmente delicata: è necessario individuare i punti significativi nei quali effettuare il prelievo ed evitare contaminazioni durante il campionamento, per questo motivo il prelievo deve essere eseguito da personale qualificato e competente.

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