Rischio microbiologico dei prodotti ricaricabili

Marzo 9, 2023

I consumatori e le aziende sono sempre più sensibili ai problemi ambientali e ciò si riflette su offerta e richiesta di prodotti adeguati. In particolare abbiamo assistito negli ultimi anni ad un aumento della richiesta di packaging considerati più sostenibili, come i prodotti ricaricabili. “Considerati” perché per poter definire un packaging “sostenibile” bisognerebbe conoscere il suo ciclo di vita. In formato ricaricabile è possibile trovare in commercio sia prodotti cosmetici che prodotti per la casa e per il fai-da-te.

I prodotti con packaging ricaricabile prevedono più riempimenti (ricariche) di un contenitore, che può solamente racchiudere il prodotto oppure anche erogarlo, come nel caso dei dispenser. Sul mercato si possono trovare:
prodotti con ricarica da bulk: la ricarica avviene da un contenitore multi-ricarica ad un contenitore più piccolo. Esempi: prodotti “sfusi” o “alla spina”, prodotti con ricarica in busta, saponi per le mani in dispenser come quelli dei bagni pubblici.
prodotti con ricarica a rimpiazzo: prevedono un packaging robusto e riutilizzabile nel quale si inserisce un contenitore usa e getta più piccolo e/o sottile come un vasetto, un sacchetto o una capsula che di solito arrivano al consumatore o al dispenser sigillati.

I riempimenti di questi contenitori possono avvenire:
– nel punto vendita: è il consumatore che torna al negozio per riempire il contenitore con nuovo prodotto che verrà prelevato da un contenitore più grande che contiene diverse dosi. Il riempimento può essere effettuato da un operatore o dal consumatore stesso.
– a casa: il consumatore acquista una dose di ricarica che può essere un vasetto, una busta, una sacca ecc.. da travasare o inserire in un contenitore preesistente.

Le problematiche principali di questo tipo di prodotti sono:
– il rischio di contaminazione microbica
– l’integrità, la funzionalità e la sicurezza del packaging
– la shelf-life

Valutazione della sicurezza microbiologica

Per valutare la sicurezza microbiologica di questo tipo di prodotti sono indispensabili analisi accurate da stabilire prodotto per prodotto, in base al rischio microbiologico. Più il rischio è elevato più i test dovranno essere “stressanti”, numerosi ed accurati.
Il rischio microbiologico dipende fortemente dal destino ragionevolmente prevedibile che avrà il prodotto una volta immesso il commercio, ad esempio se è previsto il lavaggio dei contenitori da ricaricare, se il contenitore da ricaricare viene lavato dal punto vendita o dal consumatore, se è previsto l’uso di contenitori da riempire diversi da quelli originali forniti dal produttore, se il riempimento avviene nel punto vendita o a casa e tantissimi altri fattori.

Il produttore deve tenere in considerazione tutti gli scenari perché ogni scenario ha i suoi punti critici, da valutare con test opportuni. Ad esempio il rischio microbiologico di un sapone ricarica per dispenser di un bagno pubblico è diverso da quello di un prodotto per uso domestico con ricarica a rimpiazzo, quindi i due prodotti necessiteranno di test diversi.

Quali test effettuare

Come già detto, i tipi e le modalità di test da effettuare variano da prodotto a prodotto e vengono stabiliti dal produttore su consiglio del laboratorio di analisi.

Test per la valutazione dell’efficacia del sistema conservante

Ogni manipolazione ed utilizzo del prodotto da parte del consumatore rappresenta un potenziale insulto microbiologico. Visto lo stress microbiologico ripetuto a cui sono sottoposti i prodotti ricaricabili, i test microbiologici classici possono risultare troppo poco predittivi ed è consigliato quindi effettuare test più stressanti, che cercano di simulare l’uso ragionevolmente prevedibile da parte del consumatore, che è da valutare caso per caso. Ad esempio si può decidere di testare l’efficacia del sistema conservante su più specie microbiche e di applicare limiti di accettabilità molto restrittivi, oppure di eseguire prelievi sui dispenser in uso.

Test per la determinazione della shelf-life

La shelf-life dei prodotti ricaricabili può essere difficile da stabilire, poiché dipende da tantissimi fattori: numero di riempimenti, numero e tipo di lavaggi, luogo di installazione/conservazione del dispenser ecc…
Per la determinazione della shelf-life può essere utile eseguire ad esempio test su rilascio/assorbimento di sostanze da parte del packaging, test di stabilità a medio e lungo termine più stressanti e test microbiologici sul prodotto invecchiato. Può essere utile anche valutare gli effetti dell’esposizione prolungata alla luce, soprattutto in caso di confezionamento trasparente. Poichè su alcuni contenitori ricaricabili di nuova concezione, essendo appunto una novità, non sono disponibili dati sulla stabilità a lungo termine è opportuno effettuare controlli di stabilità anche dopo l’immissione sul mercato.

Analisi ambientali

I prodotti ricaricabili possono avere un rischio microbiologico anche molto elevato. E’ quindi indispensabile in questi casi effettuare tutte le operazioni di produzione, lavaggio e riempimento in ambienti il più possibile controllati dal punto di vista igienico. Può essere necessario effettuare controlli su ambiente di lavoro, attrezzature e macchinari più ravvicinati nel tempo e con criteri di accettabilità più stringenti. E’ importante anche individuare i punti critici per i prelievi microbiologici come ad esempio ugelli, pompe e fessure (sia del sistema di riempimento che del dispenser).

 

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