Caratteristiche generali
Il deossinivalenolo è una tossina appartenente al gruppo dei tricoteceni (tipo B) prodotta del genere Fusarium, soprattutto da F. graminearum e F. culmorum. E’ stata isolata per la prima volta da chicchi di orzo contaminati e caratterizzata nel 1970. Questa molecola è conosciuta anche come vomitossina poiché inseguito ad ingestione può dar luogo a nausea, vomito, diarrea ed altri effetti gastrointestinali; negli animali si riscontra anche una riduzione dell’assunzione di cibo. Si può trovare più facilmente in cereali come frumento, mais ed orzo.

Riduzione della contaminazione
Il deossinivalenolo è stabile a bassi valori di pH e a temperature molto alte, quindi può rimanere negli alimenti e nei mangimi finiti anche dopo trattamenti termici (es. cottura). La sua concentrazione in un prodotto contaminato può diminuire dopo bollitura in acqua ma non a causa del calore bensì in virtù del fatto che è idrosolubile.
La contaminazione da deossinivalenolo può avvenire in qualsiasi fase del processo produttivo di alimenti e mangimi, principalmente durante la coltura in campo o lo stoccaggio in condizioni favorevoli alla crescita di muffe. Poiché è difficile eliminare la tossina dal prodotto contaminato è importante ridurre il rischio di contaminazione a partire dalla coltura in campo ed applicare le opportune strategie di controllo come ad esempio evitare contatti tra colture contaminate e non-contaminate, alternare le colture ed utilizzare fungicidi adatti.
Limiti di deossinivalenolo in alimenti e mangimi
I limiti massimi ammissibili in Europa di deossinivalenolo negli alimenti sono riportati nel Regolamento (UE) 2023/915 del 25 aprile 2023 e variano in base al tipo di alimento.
Anche nel caso dei mangimi i limiti variano in base al tipo di mangime e al suo utilizzo e sono indicati nella Raccomandazione(UE) 2016/1319 che modifica la raccomandazione 2006/576/CE.
Analisi di deossinivanelolo
L’analisi del deossinivalenolo può essere di tipo screening, più semplice e veloce, oppure quantitativa, più complessa, precisa e selettiva. Si esegue tipicamente su campioni di cereali o contenenti cereali che hanno un maggior rischio di contaminazione ma si può eseguire anche su altri vegetali.
Per ulteriori informazioni sull’analisi di deossinivalenolo: contatti
Fonti esterne:
– Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA)
– Istituto superiore di Sanità (ISS)
– Regolamento (UE) 2023/915 della commissione del 25 aprile 2023 relativo ai tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti e che abroga il regolamento (CE) n. 1881/2006 – Li Y, Gao H, Wang R, Xu Q. Deoxynivalenol in food and feed: Recent advances in decontamination strategies. Front Microbiol. 2023 Mar 14;14:1141378. doi: 10.3389/fmicb.2023.1141378. PMID: 36998392; PMCID: PMC10043330.
– Sobrova P, Adam V, Vasatkova A, Beklova M, Zeman L, Kizek R. Deoxynivalenol and its toxicity. Interdiscip Toxicol. 2010 Sep;3(3):94-9. doi: 10.2478/v10102-010-0019-x. PMID: 21217881; PMCID: PMC2984136.


